DA CASOLA ALLA "CRETA" DI LETTERE, VIA CANALI:
descrizione
Dalle ultime case di Casola di Napoli, immediatamente prima del ponte che conduce alla chiesa di Sant'Agnese e quindi ai tornanti che salgono verso le colline di Lettere, si imbocca una più stretta strada asfaltata (Via Cevane, indicazioni per la pizzeria "Il vicoletto")
che prosegue dritto in leggera discesa e che si segue fino ad uno slargo.
Di qui a destra per strada dapprima asfaltata e poi su sterrato, si risale una breve rampa sul lato destro
(in corrispondenza, dal lato opposto, in una proprietà privata si osserva l'edificio di una calcara perfettamente conservata. Un'altra, in peggiori condizioni conservative è visibile poco prima).
Si prosegue dritto fino a raggiungere ed imboccare una rampa in salita, chiusa da una sbarra.
Si sale per strada a fondo in cemento tra bei muri di proprietà agricole fino ad un incrocio dove si prosegue dritto (qui per breve tratto la strada ridiventa sentiero).
Si continua dritto spostandosi, se occorre, leggermente a sinistra, tenendo presente che si tratta però di un terreno privato.
Incontrato un muro con recinzione a sinistra, si prosegue dritto, ignorando una prima deviazione a destra.
Ad un incrocio si prosegue dritto. Giunti preso un secondo incrocio, si imbocca la strada che sale a destra e la si segue fino a un deciso tornante verso sinistra.
Qui la si lascia e si prosegue sul fondo del fiume, praticamente sempre secco e spontandosi ora a destra ora a sinistra del greto, si raggiunge uno slargo nel bosco dove sorge una costruzione (probabilmente stalla/riparo).
Si risale il sentierino che lascia a sinistra il riparo fino a che svolta a destra per poi mantenersi più o meno pianeggiante.
Rimanendo sul sentiero principale, si ignorano le deviazioni a destra e sinistra fino a che, arrivati a un più evidente bivio si risale a sinistra. Un brevissimo passaggio tra rocce e una successiva recinzione a destra poco più in basso del sentiero ci dicono che siamo sul sentiero giusto. Si ignorano poche ulteriori tracce fino a che, giunti ormai alla spalla del monte, si risale brevemente a sinistra e si spunta sulla panoramica spalla della collina.
Individuato un vicinissimo traliccio dell'alta tensione, se ne raggiunge il lato destro e, invece di seguire il più evidente sentierino che risale poco più a destra, si sceglie la traccia quasi impercettibile che dal traliccio sale dritta per poi spostarsi leggermente a sinistra.
Si risale la collinetta con buon sentierino, sul lato sinistro, talvolta ai margini del boschetto di noccioli e castagni (ma senza mai entrarci). Si supera quel che resta di una cisterna fino ad arrivare in cima dove, presso un cespuglio di ginestre sulla sinistra, si prende un sentiero in discesa che si segue fin quando alla nostra destra, vediamo la cresta restringersi ed affacciarsi verso il basso.
Di qui, passando tra cespugli o leggermente più in basso prendiamo la linea di cresta di cui vediamo l'intero sviluppo fino alla fronteggiante collinetta.
Direttamente per filo si risale la bella cresta rocciosa (è possibile utilizzare, in alternativa, un sentierino che corre a sinistra leggermente sotto il filo) e si guadagna l'alberata cima della collina, si prosegue in discesa sul versante opposto fino ad arrivare in breve ad un largo spiazzo con vasca e presa d'acqua:
Siamo sul sentiero dei Canali di Lettere.
Di qui, a sinistra su largo sentiero, si supera una edicola dedicata a Sant'Alfonso, con posto di sosta munito di poltroncine e si raggiunge, quando il sentiero ormai è diventato strada, una serie di spiazzi per il deposito di legname.
Presso la decisa curva a sinistra, si abbandona la strada e si risale, proseguendo dritto, una piccola valle che risulta essere il fondo di un rivo d'acqua ormai secco, si ignora la staccionata a sinistra che risale a una proprietà privata e si risale facilmente su pietre il fondo della valle che qui purtroppo presenta la presenza di rifiuti.
Si incontra un buon sentiero che a sinistra risale tra rocce e si tiene poco più alto della valle; strutture in legno (gradini, terrapieni) facilitano la risalita. Si segue il buon sentiero che effettuati alcuni brevi tornantini traversa lungamente verso destra fino ad incrociare un più deciso tornante verso sinistra con il quale rapidamente raggiungiamo un bivio dove conviene tenere a sinistra (sentiero più pulito) per risalire al soprastante largo spiazzo.
Si svolta a destra fino a raggiungere un largo spiazzo per il deposito del legname e di qui in salita a sinistra in direzione di un paletto di cemento armato.
Raggiunta la strada in cemento la si traversa dal lato opposto per prendere un poco evidente sentiero tra la vegetazione. Si risale tenendosi verso destra fino ad incrociare una più larga sterrata che a sinistra conduce a una proprietà privata.
Si imbocca il fronteggiante sentiero che contornando a destra una recinzione consente di raggiungere la strada sommitale della collina denominata sulle IGM "La Creta".
Di qui a sinistra ci si può spingere fino ai margini di un cancello di una proprietà per ammirare il bel panorama verso il massiccio del Faito/Sant'Angelo a Tre Pizzi.
Ritorniamo indietro percorrendo fino in fondo la strada sterrata principale fino a giungere in vista di un ennesimo piazzale per la raccolta del legname.
Prima di raggiungerlo e prima anche di arrivare ad una recinzione con cancello sulla sinistra, prendiamo il sentiero (segni CAI) spesso ingombro di residui della lavorazione dei tronchi (cortecce, rami) che scende verso sinistra puntando il bosco di castagni.
Si segue l'ottimo sentiero nel bosco fino ad incrociare un sentiero con staccionata che va seguito verso sinistra, tuttavia prima di compiere tale deviazione val la pena osservare il bel passaggio tra le rocce che effettua il sentiero sulla destra (direzione Chianiello/Cauraruso).
Effettuata questa breve deviazione riprendiamo il sentiero verso sinistra (direzione Lettere) superiamo un paio di bei passaggi tra le rocce
(da completare)
che prosegue dritto in leggera discesa e che si segue fino ad uno slargo.
Di qui a destra per strada dapprima asfaltata e poi su sterrato, si risale una breve rampa sul lato destro
(in corrispondenza, dal lato opposto, in una proprietà privata si osserva l'edificio di una calcara perfettamente conservata. Un'altra, in peggiori condizioni conservative è visibile poco prima).
Si prosegue dritto fino a raggiungere ed imboccare una rampa in salita, chiusa da una sbarra.
Si sale per strada a fondo in cemento tra bei muri di proprietà agricole fino ad un incrocio dove si prosegue dritto (qui per breve tratto la strada ridiventa sentiero).
Si continua dritto spostandosi, se occorre, leggermente a sinistra, tenendo presente che si tratta però di un terreno privato.
Incontrato un muro con recinzione a sinistra, si prosegue dritto, ignorando una prima deviazione a destra.
Ad un incrocio si prosegue dritto. Giunti preso un secondo incrocio, si imbocca la strada che sale a destra e la si segue fino a un deciso tornante verso sinistra.
Qui la si lascia e si prosegue sul fondo del fiume, praticamente sempre secco e spontandosi ora a destra ora a sinistra del greto, si raggiunge uno slargo nel bosco dove sorge una costruzione (probabilmente stalla/riparo).
Si risale il sentierino che lascia a sinistra il riparo fino a che svolta a destra per poi mantenersi più o meno pianeggiante.
Rimanendo sul sentiero principale, si ignorano le deviazioni a destra e sinistra fino a che, arrivati a un più evidente bivio si risale a sinistra. Un brevissimo passaggio tra rocce e una successiva recinzione a destra poco più in basso del sentiero ci dicono che siamo sul sentiero giusto. Si ignorano poche ulteriori tracce fino a che, giunti ormai alla spalla del monte, si risale brevemente a sinistra e si spunta sulla panoramica spalla della collina.
Individuato un vicinissimo traliccio dell'alta tensione, se ne raggiunge il lato destro e, invece di seguire il più evidente sentierino che risale poco più a destra, si sceglie la traccia quasi impercettibile che dal traliccio sale dritta per poi spostarsi leggermente a sinistra.
Si risale la collinetta con buon sentierino, sul lato sinistro, talvolta ai margini del boschetto di noccioli e castagni (ma senza mai entrarci). Si supera quel che resta di una cisterna fino ad arrivare in cima dove, presso un cespuglio di ginestre sulla sinistra, si prende un sentiero in discesa che si segue fin quando alla nostra destra, vediamo la cresta restringersi ed affacciarsi verso il basso.
Di qui, passando tra cespugli o leggermente più in basso prendiamo la linea di cresta di cui vediamo l'intero sviluppo fino alla fronteggiante collinetta.
Direttamente per filo si risale la bella cresta rocciosa (è possibile utilizzare, in alternativa, un sentierino che corre a sinistra leggermente sotto il filo) e si guadagna l'alberata cima della collina, si prosegue in discesa sul versante opposto fino ad arrivare in breve ad un largo spiazzo con vasca e presa d'acqua:
Siamo sul sentiero dei Canali di Lettere.
Di qui, a sinistra su largo sentiero, si supera una edicola dedicata a Sant'Alfonso, con posto di sosta munito di poltroncine e si raggiunge, quando il sentiero ormai è diventato strada, una serie di spiazzi per il deposito di legname.
Presso la decisa curva a sinistra, si abbandona la strada e si risale, proseguendo dritto, una piccola valle che risulta essere il fondo di un rivo d'acqua ormai secco, si ignora la staccionata a sinistra che risale a una proprietà privata e si risale facilmente su pietre il fondo della valle che qui purtroppo presenta la presenza di rifiuti.
Si incontra un buon sentiero che a sinistra risale tra rocce e si tiene poco più alto della valle; strutture in legno (gradini, terrapieni) facilitano la risalita. Si segue il buon sentiero che effettuati alcuni brevi tornantini traversa lungamente verso destra fino ad incrociare un più deciso tornante verso sinistra con il quale rapidamente raggiungiamo un bivio dove conviene tenere a sinistra (sentiero più pulito) per risalire al soprastante largo spiazzo.
Si svolta a destra fino a raggiungere un largo spiazzo per il deposito del legname e di qui in salita a sinistra in direzione di un paletto di cemento armato.
Raggiunta la strada in cemento la si traversa dal lato opposto per prendere un poco evidente sentiero tra la vegetazione. Si risale tenendosi verso destra fino ad incrociare una più larga sterrata che a sinistra conduce a una proprietà privata.
Si imbocca il fronteggiante sentiero che contornando a destra una recinzione consente di raggiungere la strada sommitale della collina denominata sulle IGM "La Creta".
Di qui a sinistra ci si può spingere fino ai margini di un cancello di una proprietà per ammirare il bel panorama verso il massiccio del Faito/Sant'Angelo a Tre Pizzi.
Ritorniamo indietro percorrendo fino in fondo la strada sterrata principale fino a giungere in vista di un ennesimo piazzale per la raccolta del legname.
Prima di raggiungerlo e prima anche di arrivare ad una recinzione con cancello sulla sinistra, prendiamo il sentiero (segni CAI) spesso ingombro di residui della lavorazione dei tronchi (cortecce, rami) che scende verso sinistra puntando il bosco di castagni.
Si segue l'ottimo sentiero nel bosco fino ad incrociare un sentiero con staccionata che va seguito verso sinistra, tuttavia prima di compiere tale deviazione val la pena osservare il bel passaggio tra le rocce che effettua il sentiero sulla destra (direzione Chianiello/Cauraruso).
Effettuata questa breve deviazione riprendiamo il sentiero verso sinistra (direzione Lettere) superiamo un paio di bei passaggi tra le rocce
(da completare)